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L'incontro "Insieme ..... si può fare molto" è stato un momento di formazione-informazione ed è in sintonia con l'iniziativa promossa dal "Servizio Promozione e Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica", della Conferenza Episcopale Italiana, la quale, in occasione della  29vesima "Giornata nazionale per il sostentamento dei sacerdoti diocesani",  prevista per il 26 novembre p.v., ha emesso il seguente comunicato stampa con allegati dei documenti che rispondono a tante domande che ci poniamo e chiariscono i dubbi che abbiamo in proposito.

Conferenza Episcopale Italiana

SERVIZIO PER LA PROMOZIONE

DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

 

Comunicato stampa

www.insiemeaisacerdoti.it

 

26 novembre 2017

XXIX Giornata nazionale per il sostentamento dei sacerdoti diocesani

Prendiamoci cura dei sacerdoti come loro si prendono cura di noi. Doniamo a chi si dona.” Così recita la locandina che verrà inviata in tutte le parrocchia italiane in occasione della 29esima Giornata nazionale per il sostentamento dei sacerdoti diocesani, il 26 novembre, domenica dedicata a Cristo Re.

L’appuntamento annuale richiama l’attenzione dei fedeli sull’opera instancabile dei 35mila sacerdoti sempre in mezzo a noi e pronti ad aiutarci nelle fatiche della vita. Le Offerte sono dedicate al loro sostentamento.

 

Inoltre sarà possibile accedere ad un contributo in denaro per le parrocchie che, sul tema delle Offerte, organizzeranno corsi formativi per i fedeli.

 

Le Offerte per il sostentamento dei sacerdoti* sono lo strumento che permette a ogni fedele di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento di tutti i sacerdoti diocesani, che assicurano una presenza costante in tutte le parrocchie per annunciare il Vangelo e supportare le comunità.

 

I sacerdoti si affidano quindi  alla comunità, per essere liberi di servire tutti, senza dover pensare al proprio sostentamento. Essi dedicano la vita agli altri con una presenza costante che si declina in gesti a volte coraggiosi e a volte semplici di vicinanza.

 

Destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, queste Offerte sono uno strumento perequativo e di solidarietà nazionale scaturito dalla revisione concordataria del 1984, per sostenere l’attività pastorale dei 35mila sacerdoti diocesani. Infatti da quasi 30 anni i sacerdoti non ricevono più uno stipendio dallo Stato ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento, anche attraverso queste Offerte.

 

Aiutare in maniera concreta i nostri sacerdoti credo sia un dovere di tutti noi che ne apprezziamo la missione e l’operato. Quest’anno, per la prima volta dopo anni, stiamo registrando una ripresa delle Offerte: ogni Offerta, anche di minimo importo, sostiene un sacerdote e gli dà energia per continuare a svolgere la sua missione e aiutare i più poveri. Vi invito dunque a fare una donazione, infatti se crediamo nei sacerdoti, spetta a noi, in prima persona, sostenerli” spiega il responsabile del Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa cattolica, Matteo Calabresi.

 

Anche la Stampa cattolica, come ogni anno, supporterà questa Giornata nazionale pubblicando sui principali giornali una campagna a favore del sostentamento dei sacerdoti.

 

Nel 2016 sono state raccolte 99.906 Offerte, per un totale di euro 9.365.946.

 

L’iniziativa è promossa dal Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa cattolica e si avvale del supporto di una rete di 225 incaricati diocesani che, con la collaborazione dei referenti parrocchiali, affiancano i parroci nella sensibilizzazione al tema.

 

*Ricordiamo che le Offerte intestate all’I.C.S.C. sono destinate unicamente al sostentamento del clero diocesano e sono deducibili dal reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef, fino ad un massimo di 1.032,91 euro all’anno.

In allegato: 1) tabella storica della raccolta delle Offerte per il sostentamento dei sacerdoti; 2) prospetto del fabbisogno per il sostentamento del clero 2016; 3) modalità per fare un’Offerta per il clero.

Domande frequenti   

Dove vanno le Offerte raccolte in Italia?

Le Offerte versate convogliano verso un unico luogo: l’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero (ICSC), a Roma.

 

Come vengono distribuite e a chi sono destinate?

Da Roma l’ICSC ripartisce le Offerte raccolte in forma di remunerazione mensile ai 35.000 sacerdoti diocesani: 33.000 preti in attività nelle 26.000 parrocchie italiane; circa 500 preti fidei donum, cioé sacerdoti diocesani in missione nei Paesi del Terzo mondo.

 

Esiste tuttora una forma di sostentamento del prete locale. Perché non basta?

È la quota capitaria. Ogni sacerdote può trattenere per sé dalla cassa parrocchiale 0,0723 euro al mese per abitante. Metà delle circa 26.000 parrocchie italiane sono molto popolate, e ai sacerdoti non manca il necessario. Ma l’altra metà conta in media 1.000 abitanti, e i pastori ricevono 72,30 euro mensili, o anche meno. Per questo vengono in aiuto le Offerte per i sacerdoti da tutti gli altri fedeli italiani. Così si fa perequazione, cioè parità di mezzi e trattamento.

 

Perché le Offerte vanno a Roma e ogni parrocchia non provvede direttamente al suo prete?

L’Offerta è nata come strumento ecclesiale, in modo che tutti i fedeli sostenessero tutti i sacerdoti, specie quelli di parrocchie piccole o povere. L’Offerta, dal 1984, ha sostituito la congrua (stipendio assegnato dallo Stato ai preti) non solo nello spirito dell’autonomia tra Stato e Chiesa. Ma perché fosse piena la fraternità nella Chiesa. E per evitare disuguaglianze di possibilità tra parrocchie numerose e comunità più svantaggiate.

 

Quant’è il fabbisogno annuale della Chiesa Cattolica italiana per i sacerdoti? Quant’è il mensile di preti e vescovi?

Il fabbisogno annuale della Chiesa per il sostentamento del clero è di 552,4 milioni di euro (anno 2015). Si tratta di assicurare ai 35mila preti diocesani un minimo di 883 euro netti al mese, destinato ad un sacerdote appena ordinato, che arrivano a 1.376 euro netti per un vescovo ai limiti della pensione.

 

Perché donare l’Offerta per i sacerdoti, se c’è l’8xmille?

Le Offerte per i sacerdoti e l’8xmille sono nati insieme, con gli Accordi di revisione del Concordato nel 1984. Ma se l’8xmille è andato incontro ad una rapida diffusione, che oggi lo ha reso un mezzo ben noto per sostenere la Chiesa Cattolica, le Offerte sono uno strumento ancora poco usato, forse anche perché richiedono un contributo personale in più. Oggi le Offerte non arrivano a coprire il fabbisogno per il sostentamento del clero. E l’8xmille lo garantisce in modo determinante. Ma le Offerte sono un segno della vita ecclesiale e dell’unità dei fedeli. Per questo vale la pena promuoverle, con fiducia nella crescita di questa raccolta fraterna, che rivela il volto della Chiesa-comunione.

 

Perché le Offerte per i sacerdoti vengono dette anche “Offerte deducibili”?

Perché si possono dedurre dalla dichiarazione dei redditi ai fini del calcolo dell’IRPEF fino ad un massimo di 1.032,91 euro ogni anno.

 

Quanti sono oggi gli offerenti in Italia?

Sono circa 100.000 fedeli in tutta Italia. Non è una cifra paragonabile ai milioni di italiani che firmano l’8xmille

destinandolo alla Chiesa Cattolica. Ma è il primo passo di un fronte sempre più vasto, composto da quanti vogliono crescere nella fede, esprimendo in un dono consapevole la corresponsabilità verso la Chiesa. Li riunisce la rivista trimestrale “Sovvenire”, inviata ai sacerdoti e agli offerenti.

 

Perchè diventare un offerente?

L’amore è concreto e comporta piccoli sacrifici. L’Offerta è un dono che costa qualcosa in più. Ma è una scelta irrinunciabile sul piano umano e della fede.

È l’affetto verso i sacerdoti che fa compiere questa scelta. È l’esempio di quanti vediamo coi nostri occhi dedicarsi agli altri, che fa la differenza. La testimonianza viva cambia la mentalità e ci rende generosi.

 

Quando posso fare un’Offerta per i sacerdoti?

Tutti i giorni dell’anno, e può essere ripetuta anche più volte l’anno. Ognuno dona quanto può e quanto desidera.

 

Con chi posso parlare nella mia diocesi per avere maggiori informazioni sul sovvenire?

Le prime fonti sono il parroco, i componenti del Consiglio parrocchiale per gli affari economici e, se presenti, gli incaricati parrocchiali per il sovvenire, volontari impegnati nella formazione sui temi della corresponsabilità economica verso la Chiesa. Il parroco potrà mettervi in contatto con l’incaricato diocesano per il sovvenire. Il parroco può contattare l’incaricato diocesano per organizzare in parrocchia un incontro sul sovvenire, e chiedere testi e materiali di sensibilizzazione.

Per maggiori informazioni visita il sito: www.insiemeaisacerdoti.it e la pagina Facebook www.facebook.com/insiemeaisacerdoti .

Conferenza Episcopale Italiana

SERVIZIO PER LA PROMOZIONE

DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

 

Allegato 3

 

Modalità per fare un’Offerta per il sostentamento dei sacerdoti

Per sostenere i sacerdoti diocesani con le Offerte Insieme ai sacerdoti, si hanno a disposizione 4 modalità:

 

1 - Conto corrente postale

Si può utilizzare il c/c postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta.

 

2 - Carta di Credito

Grazie alla collaborazione con Cartasì i titolari di questa carta di credito possono inviare l’Offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800 825000 oppure collegandosi al sito Internet www.insiemeaisacerdoti.it 

 

3 - Versamento in banca

Gli sportelli delle principali banche italiane sono disponibili a ricevere un ordine di bonifico a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero-Erogazioni Liberali (elenco banche www.insiemeaisacerdoti.it).

 

4 - Istituti Diocesani

Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (elenco Istituti Diocesani Sostentamento Clero www.insiemeaisacerdoti.it).

L’offerta è deducibile.

 

Il contributo è libero. Per chi vuole queste Offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino ad un massimo di 1032,91 euro annui. L’Offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente. Conservare la ricevuta del versamento per i successivi cinque anni solari.

La tua firma   

CHI PUÒ ESPRIMERE LA PROPRIA SCELTA?

I cittadini contribuenti possono partecipare alla scelta di destinazione dell'8xmille in sede di dichiarazione annuale dei redditi. Possono farlo tutti coloro che contribuiscono al gettito Irpef. In particolare, coloro che sono tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi, attraverso il modello Unico o il modello 730. Ma anche coloro che non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione possono partecipare alla firma per la destinazione dell'8xmille, attraverso il modello

 

CUD.

In ogni modello sono predisposte diverse caselle, una per ogni possibile destinatario. La scelta di destinazione si compie firmando nella casella corrispondente alla scelta personale. La firma va apposta entro una sola delle caselle, senza invadere quelle limitrofe per non invalidare la propria scelta.

 

MODELLO 730

 

Chi può firmare?

Tutti i contribuenti che – oltre a quelli di pensione, di lavoro dipendente o assimilati - possiedono altri redditi, non hanno la partita IVA e/o hanno oneri deducibili/detraibili e si avvalgono dell’assistenza fiscale del proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) oppure di un CAF o di un professionista abilitato.

 

Come scegliere?

Sul modello 730-1, nel riquadro relativo alla scelta Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta.

 

Quando e dove consegnare?

Il modello 730 ed il modello 730-1 vanno consegnati secondo una delle seguenti modalità:

 

1. al proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) entro il 30 aprile: chiudere il modello 730–1 nell’apposita busta predisposta dall’Agenzia delle Entrate oppure in una busta che recherà cognome, nome, codice fiscale del dichiarante e la dicitura "SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO E DEL CINQUE PER MILLE dell'IRPEF”.(*) In caso di dichiarazione congiunta con il coniuge, ambedue i modelli 730–1 vanno inseriti in un'unica busta sulla quale vanno riportati i dati del dichiarante. 

2. Ad un CAF o ad un professionista abilitato entro il 31 maggio: consegnare il modello 730 -1 in busta chiusa.

MODELLO UNICO

 

Chi può firmare?

Tutti i contribuenti che hanno altri redditi, oltre a quelli di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, che non scelgono di utilizzare il modello 730 oppure che sono obbligati per legge a compilare il modello Unico per la dichiarazione dei redditi.

 

Come scegliere?

Firmare nella casella “Chiesa cattolica” facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta, nell’apposito riquadro denominato "Scelta per la destinazione dell’Otto per mille dell’Irpef” posto nel modello Unico.

 

Quando e dove consegnare?

1. Il modello può essere predisposto da qualsiasi intermediario fiscale abilitato alla trasmissione telematica (commercialisti, CAF), che provvederà anche all’invio della dichiarazione entro il 30 settembre. È importante comunque ricordare all’intermediario fiscale la propria scelta per la destinazione dell’Otto per mille.

2. Chi invece predispone da solo il modello, deve effettuare la consegna via internet entro il 30 settembre ovvero, se non è obbligato all'invio telematico, presso qualsiasi

agenzia postale dal 3 maggio al 30 giugno.

 

E da quest'anno arriva l’ Unico MINI

Per i contribuenti che predispongono il modello Unico c'è la possibilità di presentare un modello più breve, l’Unico MINI, se rientrano nei casi previsti dalle relative istruzioni. Tuttavia, i termini e le modalità per la scelta 8xmille e per la presentazione del modello sono le stesse del modello Unico "normale".

 

MODELLO CUD

 

Chi può firmare?

Coloro che hanno percepito solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CUD e che sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

 

Come scegliere?

Utilizzare l’apposita scheda allegata al CUD e:

1. Nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella “Chiesa cattolica”, facendo attenzione a non invadere le altre caselle per non annullare la scelta.

2. Firmare anche nello spazio "Firma" posto in basso nella scheda.

 

Quando e dove consegnare?

1. Consegnare entro il 30 settembre solo la scheda con la scelta, in una busta chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale del contribuente e la dicitura "SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO E DEL CINQUE PER MILLE DELL'IRPEF”(*) secondo una delle seguenti modalità:

- presso qualsiasi ufficio postale. Il servizio di ricezione è gratuito.

- ad un intermediario fiscale abilitato alla trasmissione telematica (commercialisti, CAF). Gli intermediari hanno facoltà di accettare la scheda e possono chiedere un corrispettivo per il servizio.

2. Inoltre è possibile trasmettere la scelta direttamente via internet entro il 30 settembre. 

Per maggiori informazioni visita il sito: www.8xmille.it

Conferenza Episcopale Italiana

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DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA

 

Allegato 2

 

Il fabbisogno per il sostentamento del clero anno 2016

 

Nel consuntivo relativo al 2016, il fabbisogno complessivo annuo per il sostentamento dei sacerdoti è ammontato a 545,7 milioni di euro lordi, comprensivi delle integrazioni nette mensili ai sacerdoti (12 l’anno), delle imposte Irpef, dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio per l’assicurazione sanitaria.

A coprire il fabbisogno annuo provvedono: per il 17,7% in prima battuta gli stessi sacerdoti, grazie agli stipendi da loro percepiti (per esempio quali insegnanti di religione o per il servizio pastorale nelle carceri e negli ospedali); per il 7,5% le remunerazioni percepite dagli enti presso cui prestano servizio pastorale (parrocchie e diocesi). Il resto è coperto per il 7,8% dalle rendite degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero, per il 67,1% dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero attraverso le Offerte deducibili per il sostentamento del clero e con una parte dei fondi derivanti dall’8xmille. Nel 2016 le fonti di finanziamento sono state:

                            Totale (milioni di euro)                            545,7         100%      

                           

                            Remunerazioni proprie dei sacerdoti           96,5         17,7%

                            Parrocchie ed enti ecclesiastici                    41,0           7,5%

                            Redditi degli Istituti diocesani                    42,3           7,7%

                            Offerte per il sostentamento                          9,7           1,8%

                            Quota dall’otto per mille                           356,2         65,3%

 

Sono stati quasi 35 mila i sacerdoti secolari e religiosi a servizio delle 224 diocesi italiane: 31.728 hanno esercitato il ministero attivo, tra i quali 399 sono stati impegnati nelle missioni nei Paesi del Terzo Mondo come fidei donum, mentre 3.082 sacerdoti, per ragioni di età o di salute, sono stati in previdenza integrativa.

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